Guida pratica al modello 730

Novità, agevolazioni e strategie fiscali: consigli utili per semplificare la dichiarazione dei redditi
Guida pratica compilazione 730

Lo scorso anno l’Agenzia delle entrate ha rimborsato a imprese e cittadini oltre 22,4 miliardi di euro e una parte cospicua di questi rimborsi sono relativi al modello 730.

Complice di questo aumento è sicuramente l’effetto Superbonus, in quanto gran parte delle spese sostenute sono confluite nel modello 730 a causa delle crescenti difficoltà a ricorrere alla cessione del credito.

Come ogni anno, le domande che sorgono spontanee sono: quali saranno le novità? Ci saranno semplificazioni e nuovi benefici fiscali?

Anche se gli organi di informazione ci stanno comunicando a gran voce che il governo sta varando una serie di provvedimenti di semplificazione del sistema tributario, la dichiarazione di quest’anno si è arricchita di nuove pagine e nuovi quadri.

In aggiunta alle già esistenti centinaia di codici e righi dedicati all’inserimento delle nostre spese detraibili, il modello 730 ha ora introdotto nuovi quadri per accogliere eventuali investimenti all’estero, le criptovalute, le imposte sostitutive sui redditi da capitale e le rivalutazioni dei terreni posseduti. Di conseguenza, anche il numero di pagine delle istruzioni alla compilazione della dichiarazione ha raggiunto una quota record di 152 pagine.

Semplificazione nel modello precompilato: prospettive e limiti

Per quanto riguarda il modello precompilato, invece, sembrerebbe che finalmente l’Agenzia delle entrate stia cercando di agevolare il cittadino che vuole compilare in autonomia la sua dichiarazione. È stata annunciata a gran voce un’importante semplificazione e un nuovo percorso guidato che prevede un questionario da compilare, attraverso il quale si dovrebbe arrivare all’inserimento automatico dei dati nella dichiarazione dei redditi.

Sicuramente è un passo avanti ma, come abbiamo scritto anche in passato, è inutile semplificare le modalità di compilazione del 730 senza una vera semplificazione fiscale. Al momento, chi ricorre al “fai da te” sul portale dell’Agenzia può sempre accettare i dati proposti nel precompilato e chiudere la partita senza rischi; tuttavia, si potrebbero perdere molte detrazioni e agevolazioni fiscali. Si pensi ad esempio alle spese di ristrutturazione, al bonus mobili, al credito d’imposta per chi vive in affitto e a tantissime altre agevolazioni che non entrano mai nella dichiarazione precompilata ma che vanno verificate e inserite dal cittadino.

Detrazioni sanitarie e Certificazione per dichiarazione dei redditi

Discorso simile per le spese sanitarie di coloro che risultano iscritti a un fondo oppure a una cassa sanitaria che, in tutto o in parte, spesso si possono recuperare anche se oggetto di rimborso.

Infatti, in questi casi, è importante scaricare dal portale del proprio fondo la Certificazione utile alla dichiarazione dei redditi con l’elenco delle spese rimborsate nel 2023 per sé e il proprio coniuge, anche se non è fiscalmente a carico. Portando questa Certificazione al proprio Caf o professionista di fiducia, non solo sarà possibile verificare tutte le spese pagate nell’anno sulle quali calcolare la detrazione, ma anche la quota parte rimborsata che il dirigente o il suo familiare possono detrarre. Si pensi ad esempio al dirigente in servizio che non può detrarre le spese sanitarie rimborsate dal Fondo: non tutti sanno che in moltissimi casi la quota di contributi deducibile versata al Fondo, che risulta nel modello CU, è superiore al limite di legge e per la differenza è possibile detrarre, in proporzione, anche una quota parte delle spese sanitarie rimborsate. Si tratta di importi molto significativi che spesso sono superiori al 15-20% delle spese rimborsate. Per non parlare dei dirigenti in pensione iscritti a molti fondi come il Fasdac, che possono detrarre interamente anche le spese rimborsate dal proprio fondo.

Agenzia delle entrate come sostituto d’imposta

Ma veniamo ora alle novità del corrente anno. Una importante è senza dubbio la possibilità, anche per i lavoratori dipendenti o pensionati, di presentare il modello 730 indicando l’Agenzia delle entrate come “sostituto d’imposta” per il conguaglio. In questo modo, chi ha cambiato datore di lavoro nel 2024 oppure è andato in pensione e ha dubbi su chi effettuerà il conguaglio, potrà indicare l’Agenzia delle entrate come “sostituto d’imposta” e ricevere poi il rimborso direttamente dall’amministrazione finanziaria entro i primi mesi dell’anno successivo. Al contrario, coloro che devono pagare le imposte potranno scegliere tra l’addebito nel cedolino paga o di pensione, oppure il pagamento direttamente attraverso il modello F24 con la possibilità di rateizzare comodamente il debito.

Detrazione per i figli: cosa sapere

Per quanto riguarda l’indicazione dei familiari fiscalmente a carico, le detrazioni per i figli spettano solo se hanno più di 21 anni, in quanto sono state sostituite dall’assegno unico. Tuttavia, anche se i vostri figli hanno meno di 21 anni, è importante che il loro codice fiscale sia indicato ugualmente nel 730, altrimenti si perderà il diritto alle agevolazioni fiscali per le spese sostenute nel loro interesse, come ad esempio quelle sanitarie, scolastiche e universitarie.

Bonus fiscali per l’abitazione: conferme e variazioni

Passando ai bonus fiscali sulla casa, non ci sono state variazioni sostanziali. Le consuete detrazioni del 50 e 65% sulle spese di manutenzione straordinaria, ristrutturazione e risparmio energetico sono state confermate, così come il bonus arredi, con un limite di spesa detraibile ridotto a 8.000 euro. Altra conferma per l’anno 2023 è la detrazione del 75% per gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche, che peraltro è possibile recuperare in dichiarazione in 5 anni anziché in 10. Tra questi interventi, per chi ha avuto l’accortezza di rispettare i requisiti tecnici previsti dal decreto ministeriale, sono inclusi anche quelli di sostituzione degli infissi se hanno, ad esempio, la maniglia “ribassata” per agevolare l’apertura da parte delle persone disabili, l’installazione di un montascale all’interno di un appartamento, oppure la ristrutturazione del bagno, sempreché sia stata effettuata rispettando le prescrizioni del decreto con riguardo alla disposizione dei sanitari, del box doccia e degli spazi interni.

Detrazione del 50% dell’Iva sui nuovi immobili e spese agevolabili al 110%

Un’altra novità interessante che non tutti conoscono è la possibilità di detrarre il 50% dell’Iva pagata al costruttore per gli immobili acquistati nel 2023 in classe energetica A o B, anche se si tratta di una seconda casa.

Con riferimento alle spese agevolabili al 110%, è invece importante affidarsi a un Caf o a un professionista che controlli tutta la pratica, verificando se la detrazione sia interamente recuperabile in dichiarazione oppure se non sia più conveniente ricorrere alla cessione del credito per le rate residue (ad esempio, rivolgendosi a Poste italiane che ha riaperto il suo portale per la cessione dei crediti d’imposta). Peraltro, l’Agenzia delle entrate, per i prossimi anni, ha annunciato numerosi controlli ed è fondamentale verificare che la documentazione sia completa in tutte le sue parti e, inoltre, che sia stata correttamente inserita in dichiarazione dei redditi.

Prospettive di semplificazione e riforma: aspettative per il futuro

Il governo ha annunciato molti interventi di semplificazione per il corrente anno e anche una riforma dei Testi unici che regolano le imposte e la riscossione. Speriamo che il prossimo anno potremo parlarvi di un modello 730 davvero più semplice e a portata di tutti.

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