Electro Mart, il ritorno della in-store experience nell’elettronica

Gli store a Seoul sono disegnati al maschile, e soprattutto con un taglio volutamente esperienziale affinché tutto quello che è in vendita possa essere provato

Per chi pensava, come me, che il design dei negozi retail sia pensato per un pubblico prevalentemente femminile o al massimo unisex, si dovrà ricredere visitando uno dei diciotto negozi Electro Mart presenti a Seoul in Corea del Sud.

E’ difficile descrivere Electro Mart, forse la migliore definizione è di un playground maschile nel quale si può trovare un assortimento di tutte le categorie merceologiche (e a volte servizi) che più interessano agli uomini.
Electro Mart è tutto disegnato esclusivamente al maschile, e soprattutto con un taglio volutamente esperienziale affinché tutto quello che è in vendita possa essere provato. Tutto ma proprio tutto.
Non parliamo dei soliti corridoi di computer, elettrodomestici e televisori accesi (a proposito, chi ha detto che per scegliere un televisore bisogna guardarlo in piedi quando lo si potrebbe guardare comodamente seduti su un divano in negozio?).

Parliamo del fatto che se si compra un’auto radiocomandata bisogna avere una vera pista per metterla alla prova, se si vuole acquistare un drone (c’è una corsia intera dedicata ai droni!) ci vuole uno spazio dedicato per testarlo, se si vuole acquistare un robot c’è una piccola arena per provarlo e magari anche per fargli scambiare qualche cazzotto con un altro robot.

E poi ci sono le esperienze vere e proprie: un barbiere ed un bar con assortimento di birre artigianali, whiskey e tanto di calcio balilla.

E poi gadgets, fumetti, action figures con l’assortimento che spazia fino all’abbigliamento maschile.
Perché poi non indugiare anche noi uomini nella vanità e non farci scattare una foto dalla quale ricavare la nostra action figure in 3D ad immagine e somiglianza?

Quale è l’insight dietro a un retail cosi innovativo ed interessante?
Al di là di creare un negozio per soli uomini e di dare loro un playground nel quale sperimentare i loro gadget preferiti, c’è un obiettivo più strategico dietro al progetto Electro Mart.

Per capirlo bisogna risalirne alla proprietà: la catena di ipermecati ed e-commerce E-Mart, un retailer specializzato nella vendita senza servizio. L’obiettivo dell’esperimento Electro Mart e’ esattamente l’opposto:  massimizzare l’esperienza cavalcando la tendenza del Reverse showrooming. Di cosa si tratta?

Showrooming e Reverse showrooming
Conosciamo bene il comportamento di Showrooming perché tutti noi l’abbiamo fatto almeno una volta nella vita: vado in un negozio specializzato e passo una buona mezz’ora a farmi spiegare per filo e per segno le caratteristiche del prodotto, le differenze rispetto ai competitors, e altro ancora. Poi vado su internet, compro lo stesso prodotto ad un prezzo più basso. Chi non l’ha mai fatto?

E tra tutte le categorie merceologiche, proprio l’elettronica di consumo di Electro Mart è quella che ha una tendenza maggiore allo showrooming, con un’elevatissima percentuale di acquisti on-line.
Ma negli ultimi anni, ed in parallelo al concetto di Showrooming, sta emergendo esattamente il fenomeno contrario, il Reverse Showrooming: vado su internet e reperisco tutta le informazioni necessarie, ma non acquisto. Poi decido di andare in negozio per completare la ricerca di informazioni ma soprattutto vedere, provare, toccare il prodotto, ed è li che acquisto.

E-Mart si è resa conto di questa tendenza emergente dei consumatoti a volere provare e sperimentare in negozio l’elettronica di consumo prima di effettuare l’acquisto e per questo ha creato uno store tutto basato sull’esperienza e sul Reverse Showrooming.

Il caso di Electro Mart conferma nuovamente come la in-store experience sia un valore emergente nel retail.

Anche gli uomini hanno diritto al loro paradiso esperienziale!

Il Retail è morto, lunga vita al Retail

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