Gli effetti dei cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti, dagli incendi in Australia alle inondazioni del Brasile fino allo scioglimento dei ghiacciai in Groelandia. Se la coscienza collettiva è sensibilizzata sui temi ambientali e la pressione sui governi è sempre più insistente, la sfida è anche quella di svolgere, individualmente, azioni in grado di avere un impatto positivo sull’ecosistema.
Una soluzione pratica e alla portata di tutti potrebbe trovarsi nel nostro browser: ne sono convinti gli ideatori di Ecosia, il primo motore di ricerca nato in Germania che ha come obiettivo ambizioso la riforestazione del pianeta, attraverso l’utilizzo dell’80% dei ricavi pubblicitari online in programmi volti a piantare alberi nelle aree danneggiate dal clima e dallo sfruttamento del suolo da parte dell’uomo.
Ecosia è anche un motore di ricerca CO2 neutrale, in grado quindi di “neutralizzare” il 100% delle emissioni di anidride carbonica causata dal server, dall’infrastruttura, dagli uffici e dai dispositivi degli utenti attraverso dei progetti di compensazione del carbonio attuati dal partner myclimate, come “avoid – reduce – offset” e “do the best and offset the rest”. Inoltre, utilizza il 100% dei ricavi dello strumento Ecolinks per finanziare il suo programma di “progetti Ecosia”, in cui gli utenti votano per decidere come questi fondi dovrebbero essere redistribuiti tra diversi progetti umanitari e ambientali.
Nel 2019, festeggiando i suoi primi dieci anni di vita, l’azienda tedesca ha annunciato di aver piantato 60 milioni di alberi (ci vogliono in media 45 ricerche per piantare un albero).