È il momento dell’happy hour

C’era una volta l’aperitivo. E c’è ancora. Solo che oggi si chiama happy hour e ha sostituito noccioline e patatine con un ricco (e più o meno invitante) buffet. Di fatto, gli italiani che si concedono l’happy hour almeno una volta al mese sono circa 14 milioni, con una spesa media intorno ai 6 euro a consumazione (fonte: Fipe). Il tutto si traduce in un giro di affari che, considerando solo le bevande, vale 210 milioni di euro e registra un trend di crescita annuo pari all’1,1% (fonte Nielsen).

Quello dell’aperitivo è anche un mercato in evoluzione. Dopo una fase di boom indiscriminato, sta infatti attraversando un momento di cambiamento. Ecco 3 segnali che indicano come potrebbe indirizzarsi nel prossimo futuro:

  1. la rivincita della qualità. Se, per un certo periodo, hanno badato più alla quantità che alla qualità, ora i consumatori sono attenti a ciò che mangiano durante l’aperitivo. Tendono, quindi, a privilegiare i locali che offrono prodotti freschi o cucinati sul momento (e non gli avanzi dei piatti preparati per il pranzo). Si pensi, per esempio, all’aperitivo a km 0, che propone solo alimenti del territorio, oppure all’happy hour a base di focaccia, come quello realizzato a Milano da Manuelina, storica (è stata fondata nel 1885) insegna ligure;
  2. l’avanzata delle “altre” bevande. Non solo cocktail. Se i mix (in particolare quelli alcolici) rappresentano l’aperitivo per eccellenza, altre bevande si stanno affermando in modo sempre più deciso. È il caso delle birre, a partire da quelle artigianali – le cui vendite crescono del 10% l’anno (fonte: Assobirra) – del vino, che si è ritagliato una propria nicchia nel mondo degli aperitivi, oppure del sidro, che performa bene soprattutto nelle regioni del Nordest;
  3. lo sviluppo di nuove location. Il bar resta il luogo per antonomasia dell’happy hour. Tuttavia anche altre location (per esempio musei, gallerie, librerie, cinema) hanno cominciato a proporre iniziative ad hoc. Gli esempi sono tanti: dal Museo Poldi Pezzoli (che organizza l’aperitivo del mercoledì) al cinema Odeon di Milano, dalla libreria romana Bar à Book al teatro genovese Carlo Felice, che ha lanciato il musicaperitivo.

Facebook
LinkedIn
WhatsApp

Potrebbero interessarti anche questi articoli

Cerca