Botulino e chirurgia estetica: in Italia è boom

Il botulino è un po’ come la Democrazia Cristiana: nessuno ammette di usarlo – come nessuno dichiarava di votare Dc – ma i numeri dicono il contrario. Secondo i dati raccolti da AITEB (Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino) nell’ultimo anno il farmaco “spiana rughe” ha registrato un incremento pari al  12,5%. Di fatto il mercato della tossina botulinica in Italia vale più di 20 milioni di euro, con circa 300mila trattamenti effettuati e 120mila pazienti interessati solo nel 2015.

A cosa si deve questa impennata? “È semplice: si è sfatato il mito che il botulino sia pericoloso,” risponde Maurizio Vignoli, chirurgo estetico con studio a Milano e Bologna, “quando è stato messo in commercio vi erano delle perplessità che, con il tempo, sono state del tutto cancellate. Oggi è usato tranquillamente in tutto il mondo.  Di conseguenza molte persone che in passato erano titubanti hanno iniziato a sottoporsi a trattamenti a base di questo farmaco”.

Tra gli interventi più frequenti nel nostro paese, che si trova al 7° posto nella top 10 dei paesi fan della chirurgia estetica, vi sono, oltre al botulino, le punture riempitive per il viso. E poi l’aumento del seno, la liposuzione, la blefaroplastica, la rinoplastica, il lifting. A ricorrervi sono individui di ogni età. Non solo gli over 40, che rappresentano il core target, ma anche gli adolescenti. Giovani tra i 14 e i 20 anni che vogliono modificare l’apertura delle orecchie oppure aumentare le dimensioni del seno. Un altro segmento in crescita è quello maschile: dai primi anni 2.000 gli interventi  per lui sono aumentati del 200%. Qui le richieste spaziano dalla correzione del naso (grandezza, forma, pendenza) all’eliminazione degli accumuli di grasso sull’addome.

C’è anche chi opta per l’estero. Proprio come per le cure dentali, molti italiani decidono di sottoporsi a un trattamento di chirurgia estetica in un paese straniero. Il business dei bisturi trip vale oltre 2 milioni di euro e coinvolge paesi vicini (come l’Est Europa) e lontani (in primis il Brasile).

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