Atomi&Bit: la digital transformation nel settore booking

Dal podcast di Manageritalia, l’intervista a Alistair Toffoli, Head of Sales and Account Management per l’Italia di Bookiply

Come fare innovazione oggi con il digitale e affrontare le sfide mutando i problemi in opportunità? Si parla spesso di trasformazione digitale, ma cosa vuol dire, in pratica? Come farla davvero, da dove partire, come diffonderla in tutta l’organizzazione e farla entrare nella cultura aziendale? A queste e altre domande cerca rispondere Atomi&Bit, il podcast di Manageritalia e Andrea Latino lanciato a marzo 2020, in una fase complessa dove comunque molti, proprio grazie al digitale, hanno cambiato il proprio business model, continuato l’attività e raggiunto importanti traguardi.

Il podcast, condotto da Andrea Latino, dà la parola ai protagonisti della digital transformation, manager che già prima di questo momento di forte cambiamento hanno saputo guardare la luna, partendo dal dito, hanno identificato la strada da percorrere, spesso in fretta, guidando e motivando team di persone. Riprendiamo da oggi alcuni passaggi chiave di alcune puntate, invitandovi ad ascoltarle per intero all’indirizzo https://anchor.fm/atomibit.

Qui di seguito alcuni stralci della conversazione con Alistair Toffoli, Head of Sales and Account Management per l’Italia di Bookiply, protagonista della puntata n. 25.

La vostra azienda ha sede a Monaco di Baviera. Il suo ruolo è partito durante la pandemia. Cosa ha voluto dire gestire una piattaforma di prenotazione di case vacanze durante un periodo così sfidante?
Sicuramente è stata una esperienza molto interessante. Da un giorno all’altro, a marzo, di fatto il travel è sparito. Naturalmente il settore è quello che ha subito di più questa pandemia, almeno nella fase iniziale.

Però la buona notizia è che c’è stata una ripresa, seppure tiepida. Quello di cui ci siamo resi conto è che viaggiare è un mega trend, non passerà mai di moda. La gente ha una voglia matta di tornare a viaggiare. Dunque chi lavora nel travel deve essere pronto, cavalcando la digital transformation. A maggio 2020, quando ci sono state le prime aperture, tutti volevano andare in vacanza e in particolare affittando una casa vacanza poiché si tratta di un prodotto più desiderabile rispetto a un hotel. Hai più privacy e sicurezza.

Quindi è stato un momento molto difficile, però come gruppo ne siamo usciti bene e quello che abbiamo fatto è stato proprio di chiuderci un attimo a riccio valutando il lungo raggio, quindi l’idea che il travel ritornerà. La domanda ritornerà, questa è una certezza, e quando tornerà dobbiamo essere pronti a sfruttarlo.

Come gestire le partnership o comunque quel lavoro di ampliamento dei canali commerciali in una fase come quella che stiamo vivendo?
Stiamo parlando di grandi player. Da un lato c’è un gran lavoro nel mantenere delle connessioni sempre più veloci ed efficienti. E questa è una gran parte del lavoro che facciamo dal punto di vista tecnologico proprio come Bookiply.

Perché sapere che questi portali si adattano ovviamente ai cambiamenti di mercato e noi come manager o come moltiplicatori dobbiamo stare al passo. Per noi i partner sono questi portali, come Airbnb. Dall’altro lato però dobbiamo essere molto attenti a una domanda profondamente cambiata.

Come è cambiato il consumatore finale di un prodotto turistico?
Piattaforme come la nostra devono adattare la loro offerta a una clientela con esigenze diverse. Nessuno prenoterà più senza la possibilità di cancellazione, anche all’ultimo. Dobbiamo essere tutti estremamente flessibili nel New Normal perché c’è molta incertezza. Occorre monitorare ancora di più ciò che vuole il cliente, l’obiettivo è alla fine quello di creare un prodotto che la gente ami usare.

Il focus è l’esperienza?
Dobbiamo partire dall’esperienza, da cosa intendiamo offrire al cliente da consumare già prima della vacanza. L’idea classica del marketing legato al booking era che ci sono tutta una serie di fasi, ma che il focus dovrebbe essere solo ed esclusivamente l’effettivo acquisto. Ci sono fasi intermedie, tuttavia, in cui il consumatore non è cosciente di dove vuole andare e di quale potrebbe essere la soluzione migliore per effettuare l’acquisto. Io sono giunto alla conclusione che occorre concentrarsi su come offrire un’esperienza al nostro cliente prima della vacanza stessa. 

Da quando cerchiamo su Google, tutto deve caricarsi in modo rapido. Poi voglio avere contenuti e foto perfette, testi nella mia lingua e foto di altissima qualità. Voglio avere quello che noi chiamiamo tecnicamente best price, quindi un allineamento tra i prezzi nelle varie piattaforme e la possibilità di trovare il prezzo migliore. L’esperienza via mobile ha conosciuto un vero e proprio boom. Il mercato del Mediterraneo in questo senso è quello più interessante. 

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