Stiamo parlando da tempo del tramonto degli uffici tradizionali. Il trend è segnato, ma c’è una categoria di lavoratori che hanno fatto della flessibilità la loro cifra distintiva. Si tratta dei nomadi digitali e dei lavoratori da remoto in senso lato, tutti coloro insomma che già prima della pandemia e che ora sempre più hanno bisogno per lavorare solo di un pc e di una buona connessione internet. Svincolati da una vita fissa in una determinata città e stato, questi lavoratori hanno il privilegio di potersi spostare dove le condizioni appaiono migliori per loro.
Gli affitti brevi non sono la soluzione più interessante per i nomadi digitali, ma quelli a medio e a lungo termine, da un mese a un anno, per intenderci, sì. A questo proposito, è di questi giorni la notizia che Flatio e NomadX, due delle più grandi piattaforme europee dedicate agli affitti per il medio termine, hanno annunciato la loro fusione. L’obiettivo? Posizionarsi meglio per fronteggiare Airbnb e altri competitor nella battaglia di un settore in grande espansione.
Gli affitti a medio termine sono stati a lungo considerati un’area privilegiata per lo sviluppo di nuovi business: anche prima della pandemia, le persone si allontanavano sempre più dall’ufficio, con oltre il 30% delle persone occupate che lavorava da casa almeno una parte del tempo in Svezia, Finlandia e Paesi Bassi (Eurostat).
I dati rivelano che il numero di nomadi digitali solo negli Stati Uniti potrebbe salire da 7,3 milioni nel 2019 a 10,9 milioni di quest’anno. E non appena si potrà tornare sugli aerei, questo numero è verosimilmente destinato a crescere.
La pandemia non solo non ha avuto un impatto sull’ascesa del settore degli affitti a medio termine, ma ha fatto accelerare il settore. Flatio ha registrato una crescita del 20% delle prenotazioni su base annua durante i primi nove mesi del 2020 e un aumento dei ricavi del 100% nelle città chiave. Flatio, startup ceca fondata nel 2015, è cresciuta rapidamente negli ultimi anni e ha 9.000 annunci in 60 città in 17 paesi. NomadX, fondata nel 2017, si è finora concentrata sul mercato portoghese e ha 1.700 proprietà elencate.
Secondo Radim Rezek, cofondatore e amministratore delegato di Flatio, gli affitti a medio termine non sono facilmente accessibili online. “Le persone che cercano posti per alcuni mesi non hanno siti web per trovarli. Queste persone non vogliono pagare i prezzi negli hotel o su Airbnb, ma gli host sui siti web a lungo termine non vogliono parlare con questi inquilini perché vogliono vivere lì solo pochi mesi “, ha detto a Sifted.
Mentre Flatio e NomadX hanno più di 10.000 annunci di proprietà tra loro, SpotAHome, fondata nel 2014, vanta più di 200.000 proprietà disponibili per affitti a medio termine sulla sua piattaforma. Il ceo Alejandro Artacho afferma che il settore sta diventando una componente importante del mercato immobiliare europeo.
Solo in Spagna, Italia, Francia e Regno Unito, più di un milione di proprietà sono elencate su Airbnb.
Flatio e NomadX non si concentrano sui turisti, come Airbnb. Rezek ha dichiarato che i suoi clienti includono studenti, coloro che hanno bisogno di un posto dove stare durante i lavori di ristrutturazione della casa o persone che viaggiano per cure mediche. “Abbiamo il 20-25% delle persone che sono locali”, spiega. “Le persone che ristrutturano il loro appartamento non vogliono andare in un hotel, ma devono trascorrere uno o due mesi da qualche parte perché la ristrutturazione richiede del tempo. Le persone del posto sono sempre più interessate a offerte del genere”.