Il negozio di alimentari SirPlus di Berlino vende lattine e pacchetti di alimenti che stanno per scadere o già scaduti, barattoli etichettati erroneamente e frutta e verdura deformate, il tutto con sconti fino all’80%.
Oltre a visitare il negozio, i clienti possono fare acquisti online o ricevere scatole contenenti un assortimento casuale di prodotti, tra cui quelli in eccesso o indesiderati da agricoltori, società di logistica, grossisti e rivenditori.
I fornitori donano i loro “rifiuti” o guadagnano entrate aggiuntive vendendoli, eliminando la necessità di pagare le tasse di smaltimento per sbarazzarsene.
Quando il magazzino del negozio è pieno, il cibo che non può essere ospitato viene offerto gratuitamente a enti di beneficenza locali.
I prodotti alimentari possono essere rifiutati da altri supermercati o fornitori per molte ragioni, compresi i prodotti preconfezionati che sono etichettati erroneamente o frutta e verdura fresca che non sono visivamente “attraenti”.
Prima di raggiungere gli scaffali del negozio, i prodotti alimentari vengono attentamente ispezionati per garantire che possano essere consumati. In caso di dubbi, viene chiamato un laboratorio.
Gli articoli scaduti idonei al consumo possono essere legalmente venduti in Germania, a condizione che i clienti siano informati. Questa politica ha aiutato il negozio a prevenire circa 2.000 tonnellate di rifiuti alimentari all’anno, il che rappresenta un piccolo ma significativo passo verso la risoluzione del crescente problema globale di cosa fare con il nostro cibo in eccesso.
Circa il 14% di tutti i prodotti agricoli viene letteralmente perso prima di raggiungere gli scaffali dei supermercati. Cattive lavorazioni, imballaggi, stoccaggio o logistica possono portare a gravi perdite o limitare la durata di conservazione, sebbene si verifichino significativi sprechi anche quando il cibo raggiunge i negozi e le famiglie.
Nel 2011, le Nazioni Unite hanno stimato che ogni anno si perdono o si sprecano 1,3 miliardi di tonnellate di cibo.
Mentre il mondo spreca circa un terzo del cibo che produce, le cifre mostrano che oltre 820 milioni di persone soffrono la fame.
Gli obiettivi delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile fissano l’obiettivo di ridurre della metà gli sprechi alimentari globali a livello di vendita al dettaglio e dei consumatori entro il 2030, nonché di ridurre le perdite alimentari dalla produzione e dalle catene di approvvigionamento.
Il negozio di Berlino potrebbe essere visto come un modello per altre città del mondo. Risulta poi fondamentale il sostegno dei governi per far intervenire sulle normative sui rifiuti alimentari.
Manageritalia ha affrontato e affronta tuttora il tema dello spreco alimentare attraverso diverse iniziative sul territorio. Per un approfondimento, vedi:
Gruppo Managereat di Manageritalia Roma (progetto QB Manager);
Evento Gruppo volontariato Manager per il sociale di Manageritalia Milano “Il cibo che non c’èStop agli sprechi alimentari.