In Sicilia c’è bisogno di più manager privati

L’Assemblea celebra gli 80 anni dell’organizzazione dei manager del terziario, in Italia i manager crescono del +2,6% mentre in Sicilia calano, meno di 1 dirigente ogni cento dipendenti contro 2-3 dei principali Paesi UE.

Palermo, 10 maggio 2025 – La Sicilia ancora oggi non è una regione capace di comprendere l’importanza della figura del manager all’interno delle organizzazioni, nell’ultimo anno i dirigenti privati sono calati del 7% e sono solo 1.603 in tutta la regione. A renderlo noto è Carmine Pallante, Presidente di Manageritalia Sicilia a margine dell’assemblea dei dirigenti privati siciliani che si è svolta questa mattina presso gli spazi del Palazzo dei Normanni, in Piazza del Parlamento a Palermo.

“Ho lo scomodo dovere di evidenziare come la nostra regione si dimostri purtroppo una realtà che non investe nei manager e nelle loro competenze. Nell’anno il numero dei dirigenti privati attivi in Sicilia è calato del 7% arrivando a 1603, con ben 6 province su 9 che fanno registrare dati in discesa. Numeri che devono far riflettere l’intera comunità economica dalle istituzioni agli imprenditori locali, affinché si avvii un radicale cambiamento culturale nella gestione delle imprese siciliane. Realtà che devono puntare in maniera sempre più ampia e diffusa sulle competenze e sulle esperienze delle figure manageriali anche se queste sono esterne alla proprietà. In Italia in media abbiamo un manager ogni cento dipendenti contro più del doppio dei nostri principali competitor europei” così commenta Carmine Pallante, Presidente di Manageritalia Sicilia che conclude: “Solo aumentando la presenza di manager potremmo puntare a una reale crescita strutturale della nostra economia locale. Solo una visione più ampia, diversa e di lungo periodo può far crescere le nostre imprese”.

L’assemblea ha visto anche l’intervento e i saluti dell’Assessore all’ambiente del Comune di Palermo Pietro Alongi che commenta: ”Nella nostra regione è stato ed è fondamentale l’apporto che Manageritalia ha dato in questi primi suoi 80 anni e per gli anni futuri nel guardare ad un mondo del lavoro che sta profondamente cambiando ed evolvendo in cui la managerialità e i manager devono essere protagonisti nel mettere le nuove tecnologie al servizio dei lavoratori prima di tutto, ma anche dei clienti e dei cittadini”.

L’appuntamento di oggi ha permesso ai dirigenti presenti di confrontarsi sulle evoluzioni in atto nel mondo del lavoro e sul ruolo sempre più determinate dei manager nell’economia territoriale ma, soprattutto, nella sua parte pubblica, di celebrare il prestigioso traguardo degli 80anni di Manageritalia, la Federazione dei dirigenti del terziario nata a Roma il 9 aprile 1945. Una realtà che non è solo un’organizzazione di rappresentanza ma una vera comunità, una rete di persone che conta oltre 45mila iscritti tra manager, dirigenti, executive professional e quadri che operano nel settore più strategico, quello dei servizi, e che oggi come allora, contribuiscono al progresso del Paese. Una lunga storia ripercorsa da Antonella Portalupi, Vice Presidente di Manageritalia che, oltre a indicare le tappe salienti di questi primi 80anni, ha illustrato le azioni e i programmi futuri della Federazione in termini di rappresentanza, previdenza e tutela degli associati.

Analizzando lo scenario (secondo i dati elaborati da Manageritalia su base INPS) si evince come il territorio siciliano faccia registrare dati negativi per 6 province su 9, con una presenza complessiva di 1.603 dirigenti (1.171uomini e 432 donne) con un decremento del 7,1% nell’ultimo anno. La provincia di Palermo con una crescita del +1.5%, contro una media nazionale del +2,6%, si conferma la provincia più numerosa con 590 manager attivi sul suo territorio. Molto bene la provincia di Trapani con una crescita a doppia cifra +17%. Bene anche Ragusa +1,8%. Tutte in calo le altre provincie con Agrigento che segna addirittura un -40%. Seguita da Enna -11%, Caltanissetta -9,7%, Siracusa -8,7%, Catania -6,2% e Messina a -4,9%.

Nella sua parte pubblica l’assemblea ha proposto un’interessante tavola rotonda che ha messo a confronto le esperienze e le visioni di diversi manager siciliani e non come: Mara Mura, presidente del CFMT, Astrid Pietrosi direttore operativo in una struttura sanitaria siciliana di eccellenza, Paolo Gobbetti direttore e consulente di grande esperienza nel settore del turismo, Michele Trimboli, direttore generale in una società a partecipazione pubblica, Pasquale Maggiore direttore in una importante società multinazionale di consulenza aziendale per comprendere a pieno le evoluzioni e le necessità della dirigenza siciliana in un contesto sempre più dinamico e attento alla sostenibilità e alle tematiche ESG e alle crescenti opportunità derivanti dall’applicazione dell’intelligenza artificiale.

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