I manager e l’innovazione del lavoro

ottobre 2023
Studio di AstraRicerche per Manageritalia sulle evoluzioni in atto nel mondo del lavoro: focus su persone, tecnologie e modalità organizzative

In tema di innovazione del lavoro negli ultimi tre anni le aziende intervistate hanno rivolto la loro attenzione soprattutto agli strumenti di lavoro (software, hardware a supporto dell’attività lavorativa: 77,7% molto + abbastanza e 35,7% molto) e al luogo di lavoro (74,4% molto + abbastanza e 34,3% molto).

Ma anche le altre voci proposte hanno riscontrato forte attivazione: strutturazione della sede (molto + abbastanza; 65.8%), organizzazione dei teams (65.1%, mentre quella trasversale ai teams ottiene il 59.5%), orari e giornate di lavoro (65.1%), processi di lavoro (divisione dei tasks, contributo di lavoratori e del digital: 61.4%): un cambiamento ampio e multiforme (che ha suoi valori massimi nel NordOvest e nel Centro e minimi nel Sud).

Non sorprende dunque che le principali funzioni/divisioni aziendali che si sono occupate dei cambiamenti degli ultimi tre anni siano il General management (71,0%), HR/Personale e organizzazione (56,3%) e IT (42,9%), con le altre dal 25% in giù (e solo l’1.7% ha una funzione dedicata).

Nei prossimi 3 anni chi ancora non lo ha fatto concentrerà l’attenzione sui processi di lavoro (come si svolgono i tasks/progetti, quale contributo danno le risorse umane, quale contributo dà la digitalizzazione o l’automazione, …): 55,3% molto + abbastanza e 11,4% molto. Al secondo posto l’organizzazione trasversale dei teams e in fondo alla classifica il “dove” e il “quando” si lavora.

Le innovazioni del lavoro introdotte negli ultimi tre anni all’interno delle aziende hanno portato diversi benefici, in particolare:

  • benessere ai lavoratori (non manager): 66,5% (49.4% al manager che ha risposto all’indagine)
  • miglior benessere psico-fisico dei lavoratori: 58,9% (miglior clima 57.2%)
  • ma anche migliore sostenibilità ambientale (diretta o indiretta – dell’azienda e dei suoi lavoratori): 64,1%

 

Notevoli i risultati per la ricerca, selezione e retention: il 52.2% afferma che ora l’azienda è più attrattiva, il 49.9% che è pi in grado di mantenere all’interno i lavoratori (forse anche per il miglioramento in termini di gender gap: 53.8%).

Come tutte le novità anche i processi di introduzione delle innovazioni del lavoro iniziati in questi anni hanno incontrato molti ostacoli: il 60,3% dei manager intervistati dichiara di avere incontrato ostacoli, il 36,2% da parte del management (top 25.2%, intermedio 15.7%) e il 34,7% da parte dei lavoratori (soprattutto prima dell’introduzione: 23.2%, meno dopo: 17.4%).

Ciononostante, lo stato d’animo dei manager che hanno vissuto questi cambiamenti è positivo: molto positivo per il 36,7% e positivo per il 49,8%. Il processo è stato vissuto come momento di crescita anche personale (58,6%), con speranza (51,9%), curiosità (38,3%), con serenità (29,0%) e con passione (26,2%). Solo l’8,4% l’ha vissuto in modo negativo e i motivi principali sono stati la fatica per il tempo e le risorse mentali dedicate (19,7%) e la delusione per le reazioni di alcune persone (13,6%).

Per affrontare i cambiamenti, sia quelli già in corso che quelli a venire, c’è però ancora molto da fare: sebbene il 79,4% dei manager intervistati ritenga di
possedere già, personalmente, le competenze giuste per affrontarli, c’è un 65,2% che pensa di poterle ulteriormente sviluppare. Ma soprattutto è necessario che vengano sviluppate in azienda perché non ancora presenti:

  • Da sviluppare/sviluppare ulteriormente nella tua azienda (82,1%)
  • Presenti attualmente nella tua azienda (47,3%).

 

Dunque, per il futuro (per nuove innovazioni del lavoro in azienda serviranno persone dedicate specificamente a questi progetti di innovazione (35,7%) ma soprattutto saranno utili percorsi di formazione/riqualificazione di persone già in azienda per metterle nella condizione di poter ideare e gestire questi progetti di innovazione al meglio (71,6%).

Tante le competenze che dovrebbero essere sviluppate in azienda per rispondere alle esigenze di continua innovazione, prime fra tutte quelle digitali, informatiche, tecnologiche (61,6%).

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