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Il V Congresso Manageritalia si svolgerà a Milano il 15 e 16 novembre 2019 al Milano Mariott Hotel (Via Washington 66).

Le aree tematiche su cui lavoreremo con i 36mila colleghi manager associati - durante i precongressi territoriali  e successivamente al Congresso nazionale - per contribuire a definire le linee guida che dovranno tracciare l’attività di Manageritalia (Federazione e Associazioni territoriali) sono individuate in due principali direttrici e quattro temi di fondo:

>>> Il futuro di Manageritalia
Quali iniziative dobbiamo sostenere e sviluppare per assicurare la corretta rappresentatività della Federazione, mantenendo una forte intergenerazionalità:



Secondo l’ultima fotografia Istat diffusa (luglio 2019), la popolazione italiana, oltre a segnare un calo demografico (nascite al minimo storico dall’Unità d’Italia), è tra le più longeve al mondo, con un’aspettativa di vita al di sopra della media europea in ogni regione del nostro Paese. Questo scenario porterà a delle inevitabili conseguenze anche nel mondo lavorativo. Secondo i dati OCSE, infatti, la partecipazione al mondo del lavoro degli over 65 nel 2018 ha raggiunto un record storico: in media nei paesi OCSE il 15,3% lavora. Complessivamente, la forza lavoro di paesi come Italia, Giappone, Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Francia è aumentata dal 2001 a oggi di quasi 18,8 milioni di unità, il 5,5% in più del totale, grazie all’afflusso di over 55. Per questa ragione, la sfida del futuro riguarderà il prevedere e anticipare gli impatti sociali ed economici di una popolazione sempre più “aged” e che rimane sempre di più attiva nel mondo del lavoro.
Occorrerà ripensare e adattare i modelli di welfare e di tutele ai trend emergenti, tenendo in forte considerazione i cambiamenti in atto.



Per affrontare le trasformazioni del lavoro, è necessario ripensare il ruolo del sindacato, affinché sia in grado di rispondere in maniera adeguata alle esigenze degli associati.
Il “nuovo” sindacato dovrà fare della prossimità il suo valore aggiunto: essere vicino ai lavoratori, all’interno delle aziende, per affiancare i manager e affrontare in sinergia le questioni che riguardano il territorio di riferimento.
Questa nuova modalità di fare sindacato dovrà fondarsi su alcuni capisaldi:
• Difendere e sviluppare la professionalità (e non il posto di lavoro)
• Sviluppare nuove politiche attive e programmi di formazione
• Offrire una vasta gamma di servizi, anche grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie
• Tutelare l'equilibrio tra impegni lavorativi e vita privata (work-life balance)
• Assistere i manager in tutte le fasi della contrattazione nazionale e territoriale

In questa prospettiva sarà importante avviare partnership con altre associazioni di categoria e organismi di rappresentanza, in modo da mettere in atto progetti e azioni congiunte a tutela dei manager italiani.

>>> Manageritalia per il futuro

I progetti della Federazione per il miglioramento del Paese e delle nuove generazioni:



Negli ultimi anni le nuove tecnologie e la digitalizzazione hanno avuto un impatto rivoluzionario sul mondo del lavoro, modificando in maniera profonda l’organizzazione, le modalità e le condizioni di lavoro di un grande numero di individui. Si ritiene che questa trasformazione continuerà, con ritmi ancora più veloci, anche nei prossimi anni, con molte professioni che verranno meno, altre che nasceranno ed altre ancora che cambieranno radicalmente a causa della spinta dell’innovazione tecnologica.
Da qui la necessità di modelli organizzativi e forme contrattuali ripensati su nuovi tempi, luoghi e modalità retributive che siano in grado di adattarsi alle nuove esigenze e, al tempo stesso, di tutelare le diverse forme del lavoro.

Secondo i dati dell’analisi “New Skills at Work”, condotta a febbraio 2019 da J.P. Morgan e Università Bocconi, l’Italia è il terzo paese nel mondo con il più alto grado di disallineamento tra formazione dei giovani ed esigenze del mercato del lavoro (dopo Corea del Sud e UK) ed è tra i paesi in cui tale disallineamento comporta una più alta penalizzazione economica.
È evidente quanto sia urgente affrontare questo problema, strutturando e integrando percorsi formativi che preparino le giovani generazioni ad affrontare il mondo del lavoro sin dalla scuola (attraverso i progetti di alternanza scuola-lavoro) e che continuino anche durante gli studi universitari e dopo l’ingresso nel mondo del lavoro.
Parallelamente, anche l’aggiornamento continuo delle conoscenze e delle competenze professionali è diventato indispensabile per fare fronte alle nuove esigenze dell’economia e del mercato del lavoro. In questa prospettiva è prioritario strutturare piani di aggiornamento delle competenze aziendali, con un focus specifico sullo sviluppo delle competenze digitali.