Fasdac pratiche indirette: novità 2019

Un cambiamento per migliorare il servizio sui rimborsi che parte in via sperimentale dal primo gennaio

Novità su visite mediche, specialistiche, aumento dei dispositivi medici, parafarmaci per infiltrazioni articolari e vaccini per via orale.
Vediamole nel dettaglio.

Visite mediche in forma indiretta
(Nomenclatore tariffario – sez. 5.7)
Tutte le visite mediche per le quali si richiede il rimborso in forma indiretta saranno pagate dal 1° gennaio (data del documento di spesa) non più in percentuale con detrazione ma con una tariffa fissa di 65 euro o 200 euro a seconda dei casi.

Rimborso di 65 euro
Le visite mediche ambulatoriali o domiciliari verranno rimborsate con una tariffa di 65 euro. Con questa modifica il Fasdac vuole semplificare le regole (dal rimborso all’80% con una detrazione di 51,65 euro a una tariffa fissa) e venire incontro agli associati.
Infatti:
– circa l’80% delle fatture per visite mediche presentate in un anno stanno sotto ai 145 euro, cifra che rende vantaggiosa o indifferente la modifica. Molti degli associati che spendono 100 euro, a volte 80, eviteranno di prendere pochi euro;
– 64 euro è l’importo di costo al Fasdac per le visite mediche in forma diretta;
– consente un congruo rimborso quando un accertamento diagnostico è accompagnato da una visita medica;
– offre l’opportunità di presentare una pratica contenente una visita che costa poco;
– resta l’importo di 200 euro per particolari patologie.
Una piccola modifica che non soddisferà tutte le situazioni, ma in generale punta a razionalizzare e semplificare.

Visite con rimborso di 200 euro
Alcune visite specialistiche, che riguardano patologie degne di particolare attenzione, saranno rimborsate con una tariffa fissa di 200 euro.
Sono comprese oncologia, radioterapia oncologica, neurologia (solo per morbo di Parkinson, Alzheimer e Sclerosi multipla), neurologia (solo per emorragia o infarto cerebrale), cardiologia o malattie dell’apparato cardiovascolare (solo per emorragia o infarto cerebrale).
Per mettere gli uffici in condizione di liquidare correttamente una visita medica è necessario che la diagnosi (può essere indicata anche nel documento di spesa) e la specializzazione del medico siano entrambi presenti nella documentazione al momento della richiesta di rimborso.
Non sono pertanto ammesse richieste di revisione presentando documentazione aggiuntiva rispetto a quella originariamente inoltrata.

Aumentano i “dispositivi medici”
(Nomenclatore tariffario – sez. 5.19)
Il Fondo amplia la gamma di dispositivi medici rimborsabili. Quindi, oltre ad alcuni che già conosciamo, come occhiali, apparecchi acustici ed endoprotesi, verrà riconosciuto un contributo alla spesa su calzature ortopediche, plantari (ortesi del piede), busto ortopedico per scoliosi (ortesi spinali) e protesi oculare, purché fatti su misura.
Inoltre verranno rimborsati – anche se si tratta di prodotti di serie – i tutori ortopedici (ortesi per gli arti) per la stabilizzazione di fratture, lesioni ossee o legamentose.
La documentazione, le limitazioni e le misure del contributo sono riportate nella tabella sotto.
Nota bene: il rimborso di questi ulteriori dispositivi medici avverrà nella sola forma indiretta. Se viene quindi prescritto un tutore in concomitanza a una prestazione in convenzione (visita specialistica o ricovero), questo dovrà essere fatturato a parte per poter chiedere il contributo nella forma indiretta.

Lettera di rimborso solo nell’area riservata
Abolita la spedizione per posta della lettera di avvenuto rimborso indiretto delle pratiche.
Il dirigente potrà quindi trovarla, come già accade oggi, nella propria area riservata My Manageritalia dove, oltre a seguire lo stato di avanzamento della pratica, ha la possibilità di scaricarla, stamparla e salvarla, facilitando così anche gli adempimenti fiscali.
La misura si inserisce in un progetto in atto volto a dematerializzare per quanto possibile i processi lavorativi e le comunicazioni, fornendo allo stesso tempo agli iscritti un servizio più moderno ed efficiente, con un occhio al contenimento dei costi di gestione. L’area riservata sarà implementata quanto prima con l’evidenza delle pratiche dirette.

Fatturazione elettronica: nessun cambiamento per le richieste di rimborso indiretto
Per la singola persona fisica (il consumatore finale) la nuova procedura di fatturazione elettronica non cambia le precedenti abitudini. Quindi, a meno che rinunci espressamente, dovrà ricevere da chi effettua la prestazione (il cedente/prestatore) una copia della fattura in formato cartaceo o pdf. Pertanto le attuali modalità e le procedure per il rimborso indiretto al Fasdac non cambiano rispetto al passato, dovendo l’iscritto continuare a presentare la copia cartacea dei documenti di spesa.

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