Flessibilità nel pensionamento: uovo oggi o gallina domani?

È forse vero che sia meglio aspettare due o tre mesi anziché introdurre la flessibilità nel pensionamento con una riforma “raffazzonata”, come detto dal presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Viene però da domandarsi se esista una “riforma perfetta” oppure se, con la promessa della gallina domani, chi governa voglia evitare di dare a chi ne ha bisogno il famoso uovo oggi.

A rafforzare il dubbio c’è la constatazione che tutte le riforme della previdenza (e non solo) degli ultimi vent’anni sembrano toppe cucite su altre toppe che celano buchi sulla tela lacerata di una coperta troppo corta.

Il tessuto sociale è in pericolo e, come parte sociale, abbiamo il dover di tenerlo insieme. Facciamo del nostro meglio, ogni giorno. Ci aspettiamo lo stesso dai nostri interlocutori, dalle istituzioni e dalla politica. Le promesse vanno mantenute, con realismo e con soluzioni sostenibili.

Crediamo che alcune delle nostre proposte sulla flessibilità in uscita, come il prestito pensionistico, l’opzione donna e la staffetta generazionale, se attuate correttamente, potrebbero dare risposte concrete a chi non può più aspettare; ai disoccupati e agli esodati che ogni giorno ci chiedono aiuto e che hanno bisogno almeno di un uovo, oggi, per andare avanti.

 

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