
A quali rischi sono esposti i dirigenti e gli amministratori delle aziende e come possono ridurre gli impatti sui loro patrimoni personali?
Pur sgombrando il campo da tutti i casi in cui sono state effettuate delle azioni dolose, per le quali la responsabilità personale è assolutamente fuori di dubbio e penalmente perseguibile, è bene sottolineare in quanti altri casi “si rischia” e “cosa si rischia”.
Le norme attualmente in vigore prevedono che non solo le società ma anche gli amministratori, il direttore generale e i dirigenti rispondono con il loro patrimonio personale verso richieste che azionisti, soci, clienti/fornitori, creditori e finanziatori possono avanzare per danni patrimoniali da questi ultimi subiti. Si tratta, in altri termini, di casi nei quali sono stati commessi errori per imperizia, negligenza, disattenzione, mancata vigilanza, errata applicazione di normative ecc., nello svolgimento del proprio incarico all’interno dell’azienda a causa dei quali l’amministratore o il dirigente dell’impresa, indipendentemente dalla dimensione della società, sono chiamati a rispondere personalmente con rilevanti esborsi economici.
Un fenomeno sconosciuto ai più
A livello europeo si è assistito negli ultimi anni a una misurabile crescita del numero di cause promosse dall’azienda o dai soci verso gli amministratori e i dirigenti ma, quasi inspiegabilmente, la conoscenza e la consapevolezza di questo tipo di rischi sono rimaste pressoché vicine allo zero nel nostro Paese. Altrettanto sconosciute, ovviamente, sono le modalità e i mezzi per porre rimedio al problema trasferendo il rischio al mercato assicurativo che, invece, ha da anni messo a punto apposite coperture assicurative per tenere indenne il patrimonio di amministratori e dirigenti.
Le polizze D&O
Queste coperture specialistiche, disponibili anche nel nostro Paese ma poco utilizzate, vanno sotto il nome di polizze D&O (Directors & Officers liability).
Secondo i dati raccolti da numerosi istituti di ricerca e analizzati da XL Catlin, emergono le principali motivazioni che sembrano limitarne la diffusione in Italia.
Tre sono le cause principali che coprono, in maniera praticamente quasi uguale, più del 90% dei casi in cui non viene ritenuto necessario assicurarsi: perché la società non è quotata, perché non si ha memoria di sinistri e richieste di risarcimento in passato, perché la società è a conduzione familiare.
Nonostante ciò, c’è anche chi si protegge da questi rischi e il mercato delle polizze D&O ha comunque avuto in Italia una costante crescita negli anni e, dai 190 milioni di euro di premi lordi nel 2012, si stima possa arrivare a superare i 250 milioni di euro nel 2020.
Prima di entrare nel dettaglio delle possibili coperture assicurative vale la pena sottolineare cosa significa “rispondere con il proprio patrimonio personale per aver causato una perdita economica alla società”. Nel caso un procedimento civile intentato dai vertici dell’azienda contro un amministratore o un dirigente e che vede questi ultimi soccombenti, gli stessi dovranno risarcire il danno utilizzando il loro patrimonio personale e cioè disponibilità finanziarie, titoli e beni, inclusa la loro casa di proprietà.
Quando difendersi con la polizza
Un quadro normativo che, ovviamente, non lascia adito a dubbi e crea una rilevante preoccupazione quando si scende nel dettaglio delle “cause” che possono portare al rischio di una richiesta di addebito da soddisfare con i propri beni personali o, come minimo, a una rilevante serie di spese per difendersi in giudizio.
Ecco alcuni dei più diffusi casi nei quali è possibile difendersi con un’apposita polizza assicurativa da una richiesta di risarcimento da parte dei soci e dell’azienda per azioni di responsabilità a seguito di:
violazione della normativa in materia di dati personali, una casistica particolarmente attuale a seguito dell’entrata in vigore del Gdpr che comprende i contenziosi per errato trattamento dei dati personali (raccolta, registrazione, elaborazione, conservazione, utilizzo, comunicazione e diffusione);
mancata vigilanza su atti di infedeltà di un dipendente;
errata gestione di controversie in materia di diritto, per esempio licenziamento illegittimo, demansionamento ecc.;
mancata supervisione e controllo su mobbing subito dai dipendenti;
sanzioni comminate all’azienda per errori negli adempimenti fiscali, contributivi, nell’ambito della sicurezza ecc.;
richiesta di risarcimento da parte della Corte dei conti per responsabilità amministrativa e/o amministrativo-contabile in caso di società partecipata da enti pubblici;
procedimenti e spese legali sostenute dalla società nell’ambito di contenziosi relativi a inquinamento e rimborso dei costi di consulenza ambientale.
Le soluzioni assicurative
Assidir, in collaborazione con Dual Italia, offre idonee coperture assicurative D&O per rispondere alle esigenze di tutela del patrimonio personale degli associati Manageritalia e delle aziende in cui operano, che possono essere sottoscritte:
dal dirigente che non fa parte del consiglio di amministrazione né di altri organi sociali dell’azienda presso cui lavora o di altra azienda del medesimo gruppo;
dal singolo membro del consiglio di amministrazione o di altri organi sociali dell’azienda presso cui lavora o di altra azienda del medesimo gruppo;
dall’azienda che intende assicurare nel modo più ampio possibile tutto il proprio management e quello delle aziende da essa controllate.
Per maggiori informazioni visita il sito Assidir oppure scrivi a info@assidir.it