
Manageritalia e l’organizzazione dei Consulenti del Lavoro hanno cominciato a dialogare in occasione del Festival del Lavoro 2017, una collaborazione che continua e si incrementa. Al centro le professionalità di chi rappresentiamo che, se messe in sinergia, possono essere ancora più determinanti per aiutare le aziende a competere e il sistema a crescere.
L’economia italiana nella sua criticità mostra segnali inequivocabili. Oltre a quel noto 20% di “multinazionali tascabili” che competono con successo sui mercati mondiali, ci sono anche altre realtà. L’Istat nel Rapporto mercato del lavoro 2017 ha individuato circa 75mila imprese (10% del totale) con la migliore performance occupazionale (+7%). Sono in gran parte imprese di dimensione micro e piccola, attive da almeno sei anni, che operano prevalentemente nei servizi di mercato. Si distinguono per una produttività elevata (+5% rispetto alla media), un basso costo del lavoro (-15% del Clup medio) e retribuzioni superiori alla media del settore. Hanno una forza lavoro interna mediamente più giovane e istruita. In tutte queste realtà, un driver che emerge con chiarezza è il ruolo del capitale umano, soprattutto ma non solo laureati, giovani e manager. Un chiaro segnale in un paese povero di managerialità come il nostro, dove solo il 33% delle imprese familiari ha manager esterni alla famiglia dell’imprenditore, mentre li hanno l’80% dei competitor europei.
Proprio su questo problema il presidente della piccola industria di Confindustria Carlo Robiglio – a marzo 2019, alla presentazione del rapporto Istat sulla competitività dei settori produttivi – ha detto "essenziale far cambiare testa agli imprenditori in modo che si mettano in discussione, si aprano a nuove competenze intraprendendo un vero processo di managerializzazione".
Qui entrano in gioco i Consulenti del Lavoro che con la loro professionalità sono determinanti per aumentare la competitività delle imprese. Un obiettivo che si raggiunge anche utilizzando al meglio leggi, norme e contratti, aiutando le aziende a introdurre e trattenere valide risorse umane, ottimizzando i costi e garantendo flessibilità, produttività e qualità delle stesse.
Se nel caso della generalità dei lavoratori ci sono vari incentivi e facilitazioni di emanazione pubblica, nel caso dei manager questo è delegato soprattutto al Ccnl, che trova in quello gestito da Manageritalia un caso di provata eccellenza.
Un contratto, quello dei dirigenti del terziario, che i Consulenti del Lavoro apprezzano perché è moderno, semplice, innovativo, snello, flessibile e permette di instaurare velocemente rapporti di fiducia offrendo alle aziende una base ad alto valore aggiunto.
Offre un welfare premiante e non reperibile sul mercato a fronte di un minimo contrattuale di 55mila euro, lasciando ampio spazio per la contrattazione individuale tra aziende e manager per costruire una retribuzione variabile in base ai risultati.
Il contratto assicura anche una formazione di qualità attraverso il Cfmt, Centro di formazione per il management del terziario che permette uno sviluppo professionale e un virtuoso scambio culturale e di esperienze con manager di diversa estrazione per contaminare e far crescere tutti, soprattutto competenze e competitività delle Pmi.
Esistono poi delle agevolazioni che permettono in casi specifici di passare da quadro a dirigente a parità di costo in modo da facilitare tutte le aziende, soprattutto le Pmi, a trattenere e/o inserire validi manager in azienda. Un modo per spingere le troppe aziende familiari italiane che non hanno manager esterni alla famiglia dell’imprenditore ad aprirsi a nuove e indispensabili competenze, offrendo loro un sistema di regolazione del lavoro semplice, chiaro e arricchito da un welfare performante che include anche la famiglia del lavoratore.
La bontà del contratto dirigenti terziario è testimoniata anche dal suo successo sul mercato proprio in questi anni di crisi e poi leggera ripresa. Basti pensare che dal 2008 al 2017 (ultimi dati disponibili Inps), mentre i dirigenti privati sono scesi in Italia del 5%, quelli tra questi con il contratto gestito da Manageritalia sono aumentati del 3,5% e l’aumento è forte e tutt’ora in corso (+3,3% nel 2018) a fronte di previsioni piatte per tutta la dirigenza privata.
Abbiamo anche un’app Manageritalia per i Consulenti del Lavoro. Un’innovativa applicazione che offre un servizio esclusivo creato da Manageritalia per supportare i professionisti nella consulenza alle aziende in tema di lavoro manageriale e competitività. Un’informazione puntuale, una valorizzazione dei vantaggi e una consulenza online in 24 ore sul Contratto collettivo dirigenti del terziario. E poi, aggiornamenti, interviste con Consulenti del Lavoro e imprenditori, case history e news. Tutto fruibile comodamente dal proprio smartphone. E quest’anno in occasione del Festival del Lavoro 2019 l’App si arricchirà di nuove informazioni e servizi.
Insomma, penso che insieme possiamo fare tanto per valorizzare le professionalità di chi rappresentiamo e insieme a loro contribuire veramente a cambiare in meglio il lavoro e la competitività delle imprese. A supporto dell’impegno comune delle nostre organizzazioni dobbiamo essere noi manager e Consulenti del Lavoro a far capire ad aziende e imprenditori, e quando serve anche ai manager, che per stare e vincere sul mercato bisogna avvalersi di valide professionalità. Questo vale sia per i Consulenti del lavoro sia per i manager, perché solo con validi professionisti riconosciuti nel ruolo e pagati il giusto si può vincere sui mercati sempre più sfidanti di oggi. Sta a noi tutti ora, ai tanti manager e Consulenti italiani, portare questa sinergia nei territori per riprendere a crescere in modo strutturale. Per essere davvero insieme il driver dei forti cambiamenti che devono caratterizzare il nuovo lavoro che serve per competere in tempi di digitale e economia 4.0: innovazione, managerialità diffusa, nuova organizzazione del lavoro, gestione e valorizzazione delle persone.
Manageritalia sarà presente al Festival del Lavoro in due incontri, Ripensare il lavoro in chiave digitale e manageriale e INPGI: approvato l'emendamento, ma modificato.