Make it in Puglia, la rete del turismo industriale alla BIT 2020

Un'opportunità per valorizzare il made in Italy, aumentare l'incoming in Italia e destagionalizzare l'offerta turistica esperienziale

Alla BIT 2020 a Milano, (9-11 febbraio), nell’ambito dei convegni in programma, verrà presentata la rete per il turismo industriale in Puglia, “Make it in Puglia“.
L’incontro si terrà l’11 febbraio alle 11 ( Sala Yellow 3) nei padiglioni della Fiera Milano City.
Relatore dell’incontro Ettore Ruggiero, project manager che racconterà ‘idea e la realizzazione del progetto, che ha visto come sostenitori Manageritalia Puglia, Basilicata e Calabria, Fondazione Casillo, Confindustria Puglia, ConfCommercio Bari, CNA e altri partner come l’Università A. Moro di Bari.

Cos’è il turismo industriale?

Quale ricchezza nascondono i siti di archeologia industriale e della produzione delle imprese in Puglia e come valorizzarli e renderli fruibili anche in chiave turistica?

Quali sono le opportunità per i sistemi turistici e gli operatori locali?

Come realizzare esperienze turisticamente attrattive in aziende attive industriali o artigianali, siti di archeologia industriale e musei ed esposizioni ?

L’incontro consentirà di conoscere il fenomeno del turismo industriale, in ambito regionale e nel più vasto scenario nazionale italiano e si rivolge al vasto pubblico degli operatori del turismo.

Al progetto sperimentale che ha visto il coinvolgimento di oltre 25 realtà pugliesi seguirà la costituzione di una rete a cui potranno aggregarsi altri soggetti interessati a diventare luoghi di incontro per turisti ed escursionisti.
Hanno aderito e potranno associarsi, aziende, anche artigiane, dei diversi settori caratterizzanti l’economia pugliese (Meccanica, Meccatronica, Aerospaziale, Agroalimentare, Artigianato artistico e tradizionale, Moda Tessile, Abbigliamento, Calzature, Arredamento, Legno e Design, Tecnologie) e localizzate nelle aree turisticamente rilevanti individuate dalla Regione per l’organizzazione dei Sistemi Turistici Locali, ovvero: Gargano e Monti Dauni; Bari e la costa; La Puglia di Federico II; Valle d’Itria e Murgia dei trulli; Magna Grecia e Gravine; Salento.

Il turismo industriale, valorizzando la conoscenza del territorio e i luoghi del “made in Italy” è oggi – come insegnano altri contesti internazionali – un’ opportunità per moltiplicare l’offerta, potenziare l’incoming e favorire la destagionalizzazione in Italia, e proporre nuove attività ad alto tasso esperienziale.

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