
Manageritalia conferma la collaborazione con i Consulenti del Lavoro e ha partecipato al Festival del Lavoro 2019, l’evento organizzato al MiCo di Milano dal Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro e dalla Fondazione Studi (20-22 giugno). Peculiarità della manifestazione, le numerose iniziative caratterizzate da un comune denominatore: i dialoghi sul futuro del Paese. Rappresentanti del Governo, della politica, del sindacato, del giornalismo, dell’economia, accademici, esperti di diritto del lavoro, professionisti, studenti e comuni cittadini i protagonisti di un confronto a tutto tondo sui temi del lavoro e sulle prospettive future dell’Italia, con l’obiettivo di promuovere interventi concreti per lo sviluppo e la crescita.
L’incontro che abbiamo organizzato, “Ripensare il lavoro in chiave digitale e manageriale” ha puntato i riflettori sulle priorità per accelerare la trasformazione digitale nel nostro Paese, determinante per cogliere quell’innovazione tecnologica indispensabile per adeguare i modelli di business e l’organizzazione del lavoro, per stare sul mercato e competere in modo vincente. Un cambiamento che non può che partire da un’efficace gestione manageriale, in grado di cogliere nuove opportunità. Possono e devono farlo anche le piccole e medie imprese, utilizzando anche gli incentivi offerti dal Mise.
A questo proposito, abbiamo voluto approfondire le opportunità legate al voucher annuale di 40.000 euro riservato alle Pmi per il periodo 2019 e 2020, rimborsabile a fondo perduto sino al 50% dei costi sostenuti per acquisire prestazioni consulenziali di natura specialistica (Innovation manager) funzionali alla messa in atto dei processi di trasformazione tecnologica e digitale che utilizzano le tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0. Come fare? Come funzionano gli incentivi per utilizzare la consulenza di un innovation manager? Quale il ruolo dei consulenti del lavoro per aiutare le imprese a cogliere al meglio queste opportunità? A queste domande abbiamo cercato di fornire alcune risposte nel corso di una tavola rotonda moderata dal direttore marketing di Manageritalia Enrico Pedretti.
Per Mario Mantovani, presidente Cida: “Investire sulle competenze è una scelta strategica. Il digital innovation manager deve essere un catalizzatore in grado di introdurre tecnologie e far crescere l’azienda, un vero e proprio ponte verso lo sviluppo. Il manager è abituato a fare questo. Si tratta di un’opportunità che fa parte di un disegno più ampio, dobbiamo sfruttare norme, decreti attuativi, identificare nuove professionalità. Dobbiamo investire sulla managerialità e sulle nuove competenze per far crescere le nostre organizzazioni, cavalcando la trasformazione digitale. Possono e devono farlo anche le Pmi, utilizzando anche gli incentivi del Mise. Suggerirei a un imprenditore di fare un’analisi attenta del suo business e di partire con nuove iniziative, differenziare le attività, magari con un manager in grado di cogliere nuove opportunità”.
Antonio Romeo, vicedirettore Dintec Unioncamere, osserva che “Il decreto si inserisce in un solco più ampio dei governi che si sono succeduti negli ultimi anni per la digitalizzazione delle imprese. Non si parla più tanto di investimenti in tecnologia: il decreto propone un sostegno economico per l’assunzione di un manager, un mentor, una personalità qualificata a disposizione delle imprese e da affiancare all’imprenditore. È un chiaro segnale verso una gestione manageriale delle imprese. Tutte le aree aziendali dovrebbero essere implementate da queste nuove tecnologie. Secondo i dati dell’Indice Desi sulla digitalizzazione del Paese, l’Italia si colloca al 24esimo posto su 28. Benché ci siano segnali di miglioramento, il gap tra noi e i paesi nordeuropei è importante, siamo carenti sulla cultura digitale: 3 cittadini su 10 non usano internet e solo il 10% delle imprese italiane utilizza il web per vendere prodotti”.
Roberto Saliola, presidente Manageritalia Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna e Umbria, ricorda che “Sono 10 anni che Manageritalia insiste sul tema. Nel 2009 avevamo lanciato l’iniziativa del voucher. Alcune di queste aziende hanno poi contrattualizzato i manager. Abbiamo continuato a lavorare sul tema dell’inserimento manageriale e collaboriamo con Unioncamere per digitalizzare le imprese. L’innovazione non chiede permesso: è un processo virtuoso che si può espandere rapidamente dopo averlo “acceso”. L’obiettivo è fare sinergia: bisognerebbe far collaborare imprese, mondo pubblico, manager”.
Così Luca Contardi, consulente del lavoro, partner at Grant Thornton Human Resources: “Come far decollare le imprese col voucher? Il modello si adatta bene per le Pmi. Il ruolo del consulente in tal senso è di puntare i riflettori su questa opportunità. Due le parole d’ordine: professionalità e competenza. Più i consulenti del lavoro riescono a entrare in un’azienda, più possono renderla competitiva e ampliare il terreno per nuovi potenziali clienti. Nelle aziende spesso il ruolo di responsabile delle risorse umane è occupato dalla figlia del “padrone”, non di rado priva di un background adeguato e senza un approccio manageriale. Il consulente del lavoro non è solo un provider esterno, ma una figura chiave in grado di indicare nuove strade e opportunità agli imprenditori. Una di queste opportunità è appunto l’Innovation manager”.