Moda: Alessandro Michele e Marco Bizzarri rilanciano Gucci

Hanno trasformato la griffe fiorentina nel brand più amato dai giovani

Tom Ford e Domenico De Sole, Yves Saint Laurent e Pierre Bergé, Domenico Dolce e Stefano Gabbana. L’elenco delle coppie che hanno creato (o rilanciato) celebri brand di moda potrebbe continuare a lungo. L’ultima, in ordine di tempo, è quella costituita da Alessandro Michele e Marco Bizzarri, rispettivamente direttore creativo e amministratore delegato di Gucci. Di fatto coloro che hanno trasformato la griffe fiorentina nel brand più amato dai giovani. E nella “gallina dalle uova d’oro” di Kering. Basti pensare che il marchio della doppia G rappresenta oltre un terzo dei ricavi del gruppo e circa il 70% dell’utile operativo complessivo.

Quello tra Bizzarri e Michele è un sodalizio interessante non solo per il successo che i due hanno ottenuto ma anche per le modalità con cui si è sviluppato. È stato infatti Bizzarri – nel gruppo dal 2005 – a scovare Michele quando nessuno, al di fuori dell’azienda, lo conosceva. Una decisione che, in quel momento, è apparsa controcorrente poiché i designer celebri pronti a prendere le redini di Gucci non mancavano. E questo è il valore di un manager che ha messo in gioco se stesso per dare modo a un talento di palesarsi ed esprimersi.

Bizzarri non ha solo scelto Michele. Lo ha anche difeso e protetto nella fase iniziale, quando le sue idee apparivano azzardate e venivano guardate con sospetto dagli addetti ai lavori e dai consumatori. Non è una pratica usuale, tanto più in un grande gruppo quotato in borsa, come Kering.

Certo, bisogna capire per quanto tempo ancora continuerà il successo di Gucci, assediato da competitor esterni e interni (Balenciaga in primis). Ma, comunque vada, quello creato da Bizzarri e Michele resta un modello di riferimento. Da studiare e da replicare, o almeno provarci.

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