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Future resource: il cibo è la vera risorsa umana

Buon cibo non fa solo buon sangue ma anche buon business. In ogni situazione e contesto, anche fuori dal settore della ristorazione. È tempo di utilizzarlo come risorsa strategica per coccolare i collaboratori o attirare nuovi clienti
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Future resource: il cibo è la vera risorsa umana

Buon cibo fa buon personale

Risorse umane. Oggi la battaglia per la conquista dei migliori talenti si vince non a tavolino ma proprio a tavola, servendo ottimi primi e secondi in un ambiente accogliente e confortevole come il salotto di casa propria. Scordatevi le mense aziendali alla Fantozzi (o stupidi ticket restaurant da spendere in stupidi bar) e memorizzate il nuovo trend: cibo in azienda (quasi) stellato come ha fatto a Stoccarda Vector Informatik, il cui ristorante interno in perfetto stile lounge, noto in tutta la Germania come uno dei migliori, è proprio stato studiato da uno chef stellato. Gli ingredienti della mensa (o angolo cooking e mini bar per imprese con pochi dipendenti) del futuro sono i seguenti: mood da vero ristorante di design alla moda; ambientazione lounge con angoli divani e musica di sottofondo; servizio con isole tematiche (bandite le classiche linee self service) e infine il menù, che oltre a essere salutare, gustoso e vario (con proposte vegane e di tendenza), deve anche essere giusto, per esempio, per l’ambiente (plastic free) o la società (fair trade o bio). Vi sembra eccessivo? Non dovrebbe. Molte ricerche confermano che le teste brillanti delle nuove generazioni cercano e pretendono proprio questo. 

Buon cibo fa buon contratto 

Entrando nel nuovo concept store House of Swisscom sembra di entrare in un coffee shop di Starbucks. Infatti la prima cosa che noti è l’insegna Koffi e un banco con prelibatezze dolci e salate in gran quantità. Solo dopo noti e capisci che sei dentro un negozio della principale società di telecomunicazioni elvetica. Il nuovo format che potremmo definire “competainment”; la competenza che intrattiene prevede: un vero e proprio food format originale (con cui fare cassa), un’area innovazione, un cocktail bar mobile dove testare e selezionare gli accessori, un angolo per la riparazione dei prodotti e infine la Swisscom Academy, dove vengono offerti corsi sulle novità di prodotto e servizio. Poi, certo, il personale è anche lì per vendere e stipulare contratti, ma sembra quasi un dettaglio secondario, almeno per il cliente che, adagiato su un divano, fa il pieno di cheesecake e birra.

Buon cibo fa buon viaggio 

La fine delle agenzie di viaggio tradizionali segna l’inizio delle agenzie di viaggio non convenzionali. Se c’è un settore offline che è stato preso a bastonate dall’online è proprio quello dei viaggi. Ma dopo la morte c’è sempre una rinascita e infatti Phocuswright, autorevole blog turistico statunitense, afferma che c’è il ritorno alla consulenza mirata dell’agenzia di viaggio in carne e ossa, a patto di offrire altro a livello alto. Come Departure Lounge in Texas, che non solo offre ai clienti itinerari di lusso super personalizzati ma li accoglie pure in un ambiente che sa di lounge bar con divani di pelle, caffè e sandwich, couching individuale e, se il cliente lo desidera, anche l’apertura di una bottiglia di vino coerente con la regione di destinazione. I potenziali clienti vengono il fine settimana o la sera anche tardi (massima flessibilità) e ben il 90% non aveva mai messo piede in un’agenzia.

DALL'ULTIMO NUMERO DI DIRIGIBILE, L'INSERTO DELLA RIVISTA DIRIGENTE DEDICATO ALL'INNOVAZIONE, AGLI SCENARI E ALLE OPPORTUNITÀ DI UN FUTURO CHE È GIÀ PRESENTE.

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